Ecco quali sono le differenze tra cloro in polvere e cloro liquido.
Chi mastica un pochino il gergo della piscina sa bene che in commercio ci sono diversi tipi di cloro: quello in polvere, quello liquido, ma anche quello in pastiglie. Ma cosa cambia? Quali sono le differenze, in particolar modo tra quello liquido e quello solido e quindi qual è meglio scegliere? In questo post cercheremo di risolvere tutti i dubbi e le lacune in materia, andando a rispondere alle domande più frequenti e analizzando i pro e i contro di questi prodotti… così al prossimo acquisto sarete preparati e decisi!
L’ABC del cloro
Il cloro è una soluzione. E fin qui tutto bene. Si usa per la disinfezione e la sterilizzazione delle piscine (indifferentemente se pubbliche o private), visto che riesce molto bene nella missione di uccidere e debellare batteri e alghe, rendendo l’acqua della piscina pulita, cristallina e balneabile.
Da non confondere: gli antialghe sono uno strumento di PREVENZIONE contro la formazione di alghe.
Il cloro è decisamente efficace quando rompe e spezza – ossidandole – le cellule di microorganismi vari (come alghe e batteri). Questo ci fa capire anche che stiamo parlando di un elemento instabile, che va ad esaurirsi fino a quando il suo effetto non è completamente annullato. Ecco perché dovete sempre misurare – con i reagenti giusti – i valori del cloro libero e aggiungerlo con regolarità.
Maneggiare con cura: il cloro va considerato – e quindi utilizzato – come materiale pericoloso. Adoperate sempre delle precauzioni come guanti e occhiali in plastica da lavoro.
Uno degli svantaggi del cloro? Alcuni studi hanno evidenziato la minaccia delle clorammine, elementi prodotti dalla combinazione del cloro con i residui organici (sudore, urina) presenti di solito in piscina.
Nozioni utili sul cloro liquido
- 12 è il livello del suo pH. Quindi è alto, alcalino, e si può inserire direttamente in piscina.
- Si usa soprattutto in piscine molto grandi o molto frequentate, perché abbastanza facile da utilizzare e applicare.
- Il cloro liquido è il più economico tra le varie forme di cloro, ma necessita di un maggior utilizzo di pH meno per controbilanciare la sua alcalinità e per prevenire i possibili danni alla struttura della corrosione.
- Il cloro liquido se non utilizzato perde di efficacia, quindi è come se avesse una sorta di “data di scadenza”.
Nozioni utili sul cloro in polvere
- È la forma più usata da chi ha una piscina privata o residenziale.
- È leggermente più caro del cloro liquido ma è di più facile gestione e ha un livello di pH molto più basso e questo fattore vi farà risparmiare diversi litri di pH Redux e non diventerete matti a mantenere in equilibrio neutro l’acqua della piscina.
- Ci sono 3 tipi di cloro in polvere:
Dicloro: il suo pH è circa di 7 quindi è neutro, stabile. Ciò significa che non sarete costretti a usare molto acido pH Redux per mantenere in equilibrio l’acqua. Il Dicloro è veloce a dissolversi e quindi inizia quasi subito a fare il suo lavoro. Possiede una concentrazione effettiva di cloro pari al 55/56% ed è quindi indicato per i trattamenti shock, anche se in media è il tipo di cloro un po’ più caro.
Se si predissolve troppo poco il Dicloro si rischia di macchiare il liner in PVC della piscina.
Tricloro (pastiglie): è il disinfettante per piscine con cloro attivo al 90%, a lenta solubilità, stabile e resistente ai raggi U.V. Anche in questo caso si usa per prevenire la proliferazione di germi, batteri, funghi e alghe e viene usato per le operazioni di clorazione di mantenimento. Le pastiglie di Tricloro vengono immesse direttamente nello skimmer o negli appositi dissolutori in funzione del dosaggio.
Ipoclorito di Calcio: il più diffuso e il più economico, con una concentrazione di cloro pari al 65%. Il suo pH è molto alto – attorno ai 12 – e quindi necessita di molto acido per ristabilire l’equilibrio dell’acqua della piscina (lo stesso visto per il cloro liquido). È il meno caro, ma è instabile e i suoi fumi sono un po’ pericolosi se inalati.
Cloro liquido o coloro in polvere? Quale scegliere?
La scelta deve essere fatta in base alle necessità, all’utilizzo del prodotto e quindi anche al budget. Prima di lanciarvi in qualsiasi scelta, date una letta al manuale degli accessori della piscina, giusto per capire se serve qualcosa di specifico. Come abbiamo visto sia il cloro liquido che quello in polvere, hanno dei pro e dei contro, dei vantaggi e degli svantaggi. Il cloro liquido può essere la scelta giusta per chi ha piscine pubbliche o grandi e affollate, ma va ricordato l’elevato utilizzo di Ph Redux e la sua vita breve se non utilizzato; mentre quello in polvere è più indicato per le piscine classiche, private o residenziali. Non dimenticate di adottare sempre tutte le precauzioni di sicurezza e tenete fede alle precise istruzioni riportate in tutte le varie confezioni di cloro.
Istruzioni di stoccaggio: mantenere nel contenitore originale ben chiuso. Non stoccare in contenitori aperti o non etichettati (lo sapevate che le etichette dei prodotti chimici sono state aggiornate? Guardate QUI). Tenere i contenitori in posizione verticale e sicura evitando la possibilità di cadute o urti. Stoccare in luogo fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore e dall’esposizione diretta dei raggi solari.
Vi siete accorti che vi manca il Cloro per la vostra piscina, o che avete sempre utilizzato una sua forma piuttosto di un’altra? Nessun problema: date un’occhiata QUI e scoprirete tutto quello che fa per voi!